
Chi l'ha votata un anno fa come sindaca di Bergamo lo rifarebbe e si aggiungono ora anche qualche centinaia di cittadini che allora non l'avevano scelta. Il primo anno dell'era Carnevali sembra quindi promosso.
È davvero così? Come ha vissuto questo primo anno della sua amministrazione? Sente la solitudine del comando? Che voto darebbe alla cultura a Bergamo? Condivide il progetto per il rinnovo dell'impianto delle piscine Italcementi chiuso per due anni? E l'attesa per il nuovo Palazzetto dello Sport? A che punto è il cantiere della nuova Gamec? Esiste una politica abitativa davvero attraente per i giovani quando i prezzi dei nuovi complessi edilizi sono alle stelle? I parcheggi di interscambio decolleranno?
La lista delle domande era lunghissima. Forse non abbiamo trattato tutti i temi caldi, come redazione ci abbiamo provato. Non una conferenza stampa, non nel suo ufficio. In uno degli spazi estivi della città, l'Edoné, come si farebbe una sera a tavola parlando della nostra città. Abbiamo provato ad incalzarla con domande anche scomode: ha retto a tutto, rispondendo su tantissimi argomenti.
Diciamo la verità. Vista da vicino la sindaca studia, analizza, pondera bene tutte le risposte. Insomma, pare abbia un dossier per tutto e che si affidi alla giunta e al suo staff per restare aggiornata su ogni cosa. Difficile che non sappia un dato o non ricordi lo svilupparsi di una vicenda.
Elena Carnevali ammette che pensava di conoscere molto bene la nostra città, avendo anche ricoperto per un mandato la guida all'assessorato ai Servizi Sociali, e "invece ogni giorno scopro qualcosa di nuovo di Bergamo". Con questa intervista video realizzata da e con Giorgio Dusi, Paolo Ghisleni e Francesco Scandella, abbiamo cercato di dar voce a tante domande che anche a voi, cari lettori, sono sorte in questo ultimo anno.