LA NUOVA TRADUZIONE DELLA DECLARATIO RIVELA LA DENUNCIA DI BENEDETTO XVI DEL MISFATTO A SUO DANNO.

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Il dott. Andrea Cionci, il prof. Gian Matteo Corrias e gli avvocati Costanza Settesoldi e Roberto Antonacci partecipano alla conferenza di presentazione del nuovo documento pubblicato sul sito "Codice Ratzinger", frutto di un anno di ricerche e studi.

SCARICA QUI IL PDF GRATUITO (con preghiera di libera e capillare divulgazione)


03:15 Andrea Cionci: La falsificazione della declaratio di Benedetto XVI.
14:40 Avv. Costanza Settesoldi: La correzione dell'errore del "commissum".
20:40 Gian Matteo Corrias: Il "commissum" tradotto come misfatto.
38:57 Risposta a don Silvio Barbaglia.
54:24 Andrea Cionci: Il misfatto dei cardinali. Come si arriva alla decisio.
59:48 Avv. Roberto Antonacci: Definizione di decisio. La declaratio come declaratione di decisio.
01:20:53 Avv. Costanza Settesoldi, avv. Roberto Antonacci: Il valore giuridico delle petizioni online.
01:25:37 Andrea Cionci: Cosa possono fare i fedeli e i cittadini per denunciare l'usurpazione del trono petrino. Le petizioni alle autorità vaticane.

L' AUDIO ORIGINALE QUASI INTROVABILE DELLA DECLARATIO DI BENEDETTO XVI (GRAZIE A EMMO!)


Dal documento si evince che la Declaratio di Benedetto XVI non fosse un atto di abdicazione, ma una declaratoria di "decisio" su delitto, scisma, usurpazione e sede impedita.
In specie, Benedetto XVI con quel testo denunciava i perpetratori di un misfatto a suo danno risalente all'epoca della sua elezione. Elezione che, nonostante le trame e le negoziazioni rivelate in seguito dallo stesso Bergoglio nella sua autobiografia e da un collaboratore del card. Martini, non inficiarono comunque la validità della sua elezione.

Attraverso l'analisi del testo effettivamente letto da S.S. Benedetto XVI l'11 febbraio 2013 davanti al Concistoro dei Cardinali, e dalla rivelazione del vero significato della parola "commissum" pronunciata dal Papa e non il "commisso" che risulta nel testo ufficiale pubblicato sul sito vaticano, si giunge alla sconvolgente evidenza che Benedetto XVI non abdicò, come per altro era già stato dimostrato da ricerche precedenti ma che usò quel testo per denunciare i propri nemici, comminando loro una condanna per scisma.
Questa importante e storica scoperta, che si è avvalsa della consulenza del latinista Gian Matteo Corrias e dei giuristi Costanza Settesoldi e Roberto Antonacci, è l'ultima acquisizione dell'inchiesta "Codice Ratzinger" frutto del lavoro di quattro anni condotto da Andrea Cionci e dal suo team di esperti.

FIRMATE LE PETIZIONI PER LA RICHIESTA DI VERITA' E GIUSTIZIA PER BENEDETTO XVI:

✍️QUI IL LINK PER FIRMARE LA PETIZIONE SULLA SEDE IMPEDITA

✍️QUI IL LINK PER FIRMARE LA PETIZIONE: RICHIESTA DI UDIENZA AL SEGRETARIO DI STATO DELLA SANTA SEDE, S.E.R. CARD. PIETRO PAROLIN


✍️QUI IL LINK PER FIRMARE LA PETIZIONE: RICHIESTA DI UDIENZA A S.E.R. IL CARD. ANGELO COMASTRI


✍️QUI IL LINK PER FIRMARE LA PETIZIONE - RICHIESTA DI UDIENZA A S.E.R. IL CARD. ROBERT SARAH

Leggi il libro
Andrea Cionci, "Codice Ratzinger",
Le ultime acquisizioni dell''inchiesta giornalistica che Cionci conduce da tre anni e che prosegue nei podcast che pubblica regolarmente sul suo canale Youtube "Codice Ratzinger": @codiceratzinger

Per scrivere all'autore: codiceratzinger@libero.it
Gruppo telegram: Andrea Cionci - Non Praevalbunt
Twitter: @CionciAndrea

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#andreacionci #barbaratampieri #sedeimpedita

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